Perché non dovremmo smettere di somministrare l’aspirina alle donne incinte durante la pandemia di COVID-19

Hussin A. Rothana, Siddappa N. Byrareddy

Perché non dovremmo smettere di somministrare l’aspirina alle donne incinte durante la pandemia di COVID-19

S. Kwiatkowski, D. Borowski, A. Kajdy, LC Poon, W. Rokita e M. Wielgos

Ecografia Obstet Gynecol. 2020;55(6):841-843. doi:10.1002/uog.22049

SOMMARIO

A nostra conoscenza, esistono dati limitati che suggeriscono l’esistenza di un’associazione tra l’uso profilattico di aspirina a basso dosaggio e l’aumento del rischio di progressione dell’infezione da SARS-CoV-2.

A nostro avviso, durante la pandemia di COVID-19, rimane essenziale fornire lo screening del primo trimestre per le complicanze placentari e prescrivere aspirina a basso dosaggio nelle donne identificate come ad alto rischio di preeclampsia e ritardo della crescita fetale.

Sulla base delle attuali conoscenze della situazione epidemiologica, i benefici derivanti dalla prevenzione delle complicanze placentari superano i potenziali rischi di esiti avversi legati all’uso di aspirina a basso dosaggio in pazienti con infezione da SARS-CoV-2.