L'origine prossimale di SARS-CoV-2

Hussin A. Rothana, Siddappa N. Byrareddy

L'origine prossimale di SARS-CoV-2

Kristian G. Andersen, Andrew Rambaut, W. Ian Lipkin, Edward C. Holmes, Robert F. Garry

Nat Med (2020). https://doi.org/10.1038/s41591-020-0820-9.

SOMMARIO

Sin dalle prime segnalazioni di nuova polmonite (COVID-19) a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, si è discusso notevolmente sull’origine del virus causativo, SARS-CoV-23 (chiamato anche HCoV-19). Le infezioni da SARS-CoV-2 sono già diffuse poiché all’11 marzo 2020 sono stati confermati 121.564 casi in più di 110 paesi, con 4.373 decessi.

SARS-CoV-2 è il settimo coronavirus noto per infettare l’uomo; SARS-CoV, MERSCoV e SARS-CoV-2 possono causare malattie gravi, mentre HKU1, NL63, OC43 e 229E sono associati a sintomi lievi.

L’obiettivo è quello di rivedere cosa si può dedurre sull’origine della SARS-CoV-2 attraverso il confronto dell’analisi dei dati genomici. Offre informazioni sulle caratteristiche più importanti del genoma della SARS-CoV-2 e discute gli scenari attraverso i quali sarebbe potuto emergere.

Le nostre analisi mostrano chiaramente che SARS-CoV-2 non è concepito per la progettazione di laboratorio o per la manipolazione del virus.