Danno epatico in COVID-19: gestione e sfide

Hussin A. Rothana, Siddappa N. Byrareddy

Danno epatico in COVID-19: gestione e sfide

Chao Zhang, Lei Shi, Fu-Sheng Wang

Lancetta Gastroenterolo Epatolo. 2020 maggio;5(5):428-430. doi: 10.1016/S2468-1253(20)30057-1. Epub 2020 4 marzo.

SOMMARIO

SARS-CoV-2 condivide l’82% di somiglianza nella sequenza genomica con SARS-CoV e il 50% di omologia di sequenza genomica con il coronavirus della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS-CoV). È noto che tutti e tre i coronavirus causano gravi sintomi respiratori. L’insufficienza epatica è stata segnalata fino al 60% dei pazienti con SARS ed è stata segnalata anche in pazienti infetti da MERS-CoV.

Il danno epatico nei pazienti con infezioni da coronavirus potrebbe essere causato direttamente dall’infezione virale delle cellule epatiche.

Circa il 2-10% dei pazienti affetti da COVID-19 presenta diarrea e l’RNA del SARS-CoV-2 è stato rilevato nei campioni di feci e sangue. Questa evidenza implica la possibilità di esposizione virale nel fegato.