Inattivazione stimata dei coronavirus da radiazione solare con particolare riferimento a COVID-19

Hussin A. Rothana, Siddappa N. Byrareddy

Inattivazione stimata dei coronavirus da radiazione solare con particolare riferimento a COVID-19

Jose-Luis Sagripanti, C. David Lytle

Photochem Photobiol. 2020;96(4):731-737. doi:10.1111/php.13293

SOMMARIO

Utilizzando un modello sviluppato per stimare l’inattivazione solare dei virus legati alla biodifesa, è stata calcolata l’inattivazione prevista del virus SARS-CoV-2, causa della pandemia di COVID-19, mediante UVC artificiale e radiazione solare ultravioletta in diverse città del mondo. mondo in diversi periodi dell’anno. La sensibilità UV stimata per SARS-CoV-2 è stata confrontata con quelle riportate per altri virus ssRNA, incluso il virus dell’influenza A.

I risultati indicano che il SARS-CoV-2 aerosolizzato da pazienti infetti e depositato sulle superfici potrebbe rimanere infettivo all’aperto per un periodo considerevole durante l’inverno in molte città delle zone temperate, con il rischio di rieaerosolizzazione e infezione umana. Al contrario, i dati presentati indicano che il SARS-CoV-2 dovrebbe essere inattivato in tempi relativamente brevi (più velocemente dell’influenza A) durante l’estate in molte città di tutto il mondo, indicando che la luce solare deve svolgere un ruolo nell’insorgenza, nella velocità di diffusione e nella durata. delle pandemie da coronavirus.